Per le ristrutturazioni la proroga è solo fino al 2017, per l’agevolazione del 65% sulla riqualificazione energetica la stabilizzazione è di 5 anni fino al 2021 per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali (e degli Istituti autonomi per le case popolari). Per i condomini che non hanno immediata disponibilità di risorse per sostenere i lavori ci sarà la possibilità di cedere i crediti anche a soggetti terzi e non solo alle ditte che eseguono i lavori. A queste agevolazioni va ad aggiungersi il nuovo sismabonus, una detrazione Irpef per le spese sostenute per adeguare gli immobili che ricadono in zone ad alta pericolosità sismica.
Queste alcune delle novità contenute nella nuova legge di bilancio approvata a ottobre dal Governo.
Incentivi per ristrutturazioni
Gli incentivi che riguardano la ristrutturazione consistono in una detrazione dall’Irpef dei costi sostenuti per gli interventi, le spese sono detraibili al 50% dalle imposte, in 10 quote annuali dello stesso importo, fino a un massimo di 96.000 euro. La detrazione scadrà il 31 dicembre 2017, dopo tale scadenza, se non prorogata, tornerà al 36%. Possono fruire del bonus ristrutturazione:
• i proprietari dell’immobile su cui sono effettuati gli interventi;
• i conduttori dell’immobile (inquilini);
• i nudi proprietari;
• gli usufruttuari;
• i comodatari;
• i familiari conviventi (purché siano loro a sostenere le spese e risultino intestatari di bonifici e fatture).
Gli interventi agevolabili consistono in lavori interni effettuati su immobili esistenti e oltre alle spese per la realizzazione, è possibile detrarre anche i costi di progettazione, le prestazioni professionali inerenti, le perizie e i sopralluoghi. Nel dettaglio, come anche precisato dalla Circolare n. 35/E/2009 dell’Agenzia delle Entrate, gli interventi incentivabili sono per opere di:
• manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni dell’edificio);
• manutenzione straordinaria;
• ristrutturazione edilizia;
• recupero e risanamento conservativo.
Gli interventi detraibili devono poi riferirsi alle seguenti componenti dell’immobile:
• impianto idraulico ed elettrico;
• inferriate fisse;
• soppalco;
• pareti interne ed esterne;
• scale ed ascensore;
• cablatura;
• porta blindata;
• vetri antisfondamento;
• cassaforte a muro;
• impianto di allarme e sistemi anti-intrusione;
• allargamento porte e finestre;
• pavimentazione esterna;
• facciata e intonaci esterni;
• canna fumaria;
• citofoni, videocitofoni e telecamere;
• caldaia, caloriferi e condizionatori;
• abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi;
• balconi e verande;
• box auto;
• contenimento dell’inquinamento acustico (isolamento).
Per accedere al bonus sarà necessario esibire:
• fattura relativa alle spese sostenute;
• bonifico parlante, indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
• dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori: può trattarsi di una comunicazione al Comune in cui si trova l’immobile, o di un titolo abilitativo comunale. Nel caso in cui questi documenti non siano obbligatori, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Ecobonus 2017-2021
La detrazione del 65% è prorogata a fine 2017 e per 5 anni, fino al 2021, per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali (e degli Istituti autonomi per le case popolari), consiste in una detrazione dovuta per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, ovvero la detrazione Irpef del 65% dei costi sostenuti ripartita in 10 quote annuali di pari importo, sino a un limite massimo di:
• 30.000 euro, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
• 60.000 euro, per le opere di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (solare termico);
• 100.000 euro, per gli interventi di riqualificazione energetica globale.
Dal 2017, se l’intervento interesserà l’intero involucro dell’edificio, il contribuente potrà ottenere delle detrazioni più alte, pari:
• al 70% dei costi, se gli interventi avranno un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’intero edificio;
• al 75% dei costi, se il lavoro sarà finalizzato a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.
Oltre alla fattura e al bonifico, per gli interventi consistenti, come la riqualificazione globale e l’isolamento dell’edificio, deve essere trasmessa la seguente ulteriore documentazione all’Enea:
• APE (attestato di prestazione energetica) redatto da un professionista abilitato e indipendente dalla ditta che esegue i lavori;
• Asseverazione, ovvero la certificazione dei produttori necessaria per caldaie, finestre e infissi;
• scheda informativa, ossia un documento che contiene i dati identificativi del soggetto, dell’immobile e la quantificazione del risparmio energetico conseguente all’intervento.
Bonus mobili
Prorogato a tutto il 2017 anche il bonus per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, in attesa di conferma per il 2017, il bonus mobili spettante alle giovani coppie (in cui almeno un componente non abbia superato i 35 anni di età) per l’acquisto della prima casa.
L’agevolazione consiste nella detrazione Irpef del 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, entro un limite massimo di spesa di 10.000 euro, da ripartire in 10 rate di pari importo, il bonus è cumulabile col bonus ristrutturazione.
Per ottenere il bonus mobili connesso alla ristrutturazione della casa è necessario, come per il bonus ristrutturazione, il possesso della fattura e del bonifico parlante, oltre alla dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori. Sono inclusi nel bonus i seguenti mobili:
• grandi elettrodomestici (frigorifero, congelatore, lavastoviglie, forno, lavatrice, asciugatrice, tutti di classe non inferiore alla A+, tranne il forno, per il quale è sufficiente la classe A);
• arredi di uso quotidiano (armadi, letti, sedie, tavoli, mensole, cassettiere, ecc.);
• componenti della cucina (basi, credenze, ecc.) e mobili contenitori per il bagno.
Sismabonus
È una detrazione che potrà andare dal 50% all’85% dei costi sostenuti per adeguare alle misure antisismiche gli immobili situati in zone ad alto rischio di terremoto.
Il tetto massimo di spesa sul quale potrà essere applicata la detrazione sarà pari a 96.000 euro. La detrazione potrà salire al 70% o all’80%, a seconda della classe di rischio ottenuta grazie agli interventi e sino all’85% se i lavori riguarderanno un intero condominio.